Adesione al Fondo interprofessionale “INNOVA”

L’INPS illustra le modalità operative per l’adesione dei datori di lavoro al nuovo Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua denominato “Fondo INNOVA” (INPS, messaggio 17 aprile 2024, n. 1516). 

Si tratta del Fondo costituito a seguito dell’accordo interconfederale sottoscritto in data 17 ottobre 2019 tra l’organizzazione datoriale A.N.P.I.T. (Associazione nazionale per l’Industria e il Terziario) e quella sindacale C.I.S.A.L. (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) per la formazione continua in alcuni specifici settori economici.

 

In particolare, la formazione continua in questione riguarda i quadri e i dipendenti delle Piccole, Medie e Grandi imprese che operano nei settori economici dell’Industria, dell’Agricoltura, della Pesca, del Turismo, del Terziario, dei Servizi, degli Studi professionali e dell’Artigianato, nonché i dipendenti di Enti, Associazioni, Cooperative e Fondazioni.

 

L’INPS comunica che, per aderire al Fondo, i datori di lavoro interessati devono valorizzare il codice di nuova istituzione “FINN” nell’elemento <Adesione> di <FondoInterprof>, contenuto nell’elemento <DenunciaAziendale> del flusso UniEmens.

 

L’Istituto ricorda che l’adesione al Fondo prescelto o la sua revoca sono espresse dal datore di lavoro direttamente all’INPS attraverso la denuncia contributiva e producono effetti con decorrenza dal periodo di paga (mese di competenza del flusso UniEmens) in cui le scelte vengono effettuate. In caso di cambio di adesione, è indispensabile indicare nel flusso UniEmens sia la causale di revoca che quella di adesione: contrariamente, la nuova adesione non sarà accettata.

 

Per le aziende agricole la gestione delle adesioni avviene all’interno della procedura di dichiarazione trimestrale DMAG-Unico, tramite l’apposita funzione denominata “Fondi interprofessionali”, che consente i seguenti adempimenti:

 

– l’adesione al Fondo prescelto;

– la revoca del Fondo precedentemente prescelto;

– l’adesione a un nuovo Fondo.

 

In caso di mancanza di un’esplicita revoca del Fondo precedentemente scelto, non sarà possibile l’adesione a un nuovo Fondo.

 

Infine, nel messaggio in oggetto, vengono fornite le istruzioni ai fini della rilevazione contabile del contributo da destinare al finanziamento del nuovo Fondo Paritetico Interprofessionale da parte dei datori di lavoro che vi aderiscono.

CCNL Lavanderie (Conflavoro-Confsal): sottoscritto accordo integrativo



A seguito della sottoscrizione del CCNL in data 28 febbraio 2022 le Parti Sociali sono intervenute su alcuni articoli al fine di eliminare eventuali refusi e rendere più completa la disciplina contrattuale


Il giorno 8 aprile 2024 Conflavoro PMI e Fesica Confsal, con l’assistenza della Confsal si sono incontrate per sottoscrivere l’accordo integrativo e modificativo del contratto applicabile ai rapporti di lavoro tra le Aziende operanti nel settore lavanderie e tintorie ed il relativo personale dipendente. Le Parti Sociali sono intervenute su alcuni articoli del CCNL 28 febbraio 2022, al fine di eliminare eventuali refusi e rendere più completa la disciplina contrattuale. Le modifiche apportate, con effetto dal 1° aprile 2024, si inseriscono nel testo del CCNL e ne fanno parte integrante, variando conseguentemente i relativi testi originari.
Il primo intervento riguarda l’istituto del contratto a tempo determinato, con la previsione di una appendice denominata “Accordo sul tempo determinato”, al fine di definire le causali utilizzabili per l’instaurazione di contratti a tempo determinato di durata superiore ai 12 mesi stabilita nell’art. 24, D.L. n. 48/2023.
L’elemento di garanzia retributiva di cui all’art. 25/Bis è stato definito in 300,00 euro per l’anno 2024 e 350,00 euro per l’anno 2025, in relazione alle imprese del settore lavanderie industria rientranti nel campo di applicazione del presente CCNL, in cui è assente la contrattazione aziendale o nel caso in cui la contrattazione aziendale si concluda senza accordo entro il mese di novembre di ciascun anno. Tale importo è omnicomprensivo di ogni incidenza su tutti gli istituti legali e contrattuali, compreso il TFR.
I termini di preavviso per ambedue le parti contraenti (art. 51), sono stati modificati come segue. 
Settore Industria – Operai
































Area professionale Modulo Anzianità di servizio fino a 5 anni Anzianità di servizio 6-10 anni Anzianità di servizio oltre 10 anni
Qualificata/Consolidato 1 mese 1 mese e mezzo 2 mesi
Qualificata/Centrato 1 mese 1 mese e mezzo 2 mesi
Qualificata/base   1 mese  
Operativa/Consolidato   20 giorni  
Operativa Centrato/Base   14 giorni  

Settore Industria – Impiegati















































Area professionale Modulo Anzianità di servizio fino a 5 anni Anzianità di servizio 6-10 anni Anzianità di servizio oltre 10 anni
Direttiva gestionale 2 mesi 3 mesi 4 mesi
Tecnica e gestionale/Consolidato 2 mesi 3 mesi 4 mesi
Tecnica e gestionale/Centrato 1 mese e mezzo 2 mesi 2 mesi e mezzo
Tecnica e gestionale/Base 1 mese 1 mese e mezzo 2 mesi
Qualificata/Consolidato 1 mese 1 mese e mezzo 2 mesi
Qualificata/Centrato 1 mese 1 mese e mezzo 2 mesi
Qualificata/Base 1 mese 1 mese e mezzo 2 mesi
Operativa/Consolidato 1 mese 1 mese e mezzo 2 mesi

Al fine di tutelare l’occupazione del personale sono state ridefinite le retribuzioni, con decorrenza aprile e giugno 2024, come da tabelle che seguono.

Settore Industria 



















































Area Modulo Retribuzione
dal 1° aprile 2024
Retribuzione
dal 1° giugno 2024
A – Operativa 1/Base  1.432,60 1.472,20
2/Centrato 1.670,90 1.716,60
3/Consolidato 1.759,00 1.807,75
B – Qualificata 1/Base 1.792,40 1.842,40
2/Centrato 1.878,80 1.932,65
3/Consolidato 2.045,80 2.108,40
C – Tecnica 1/Base 2.118,10 2.181,90
2/Centrato 2.375,50 2.452,40
3/Consolidato 2.753,20 2.851,95
D – Gestionale 2/Centrato 2.753,20 (*)   2.851,95 (*)

(*) Da aggiungere indennità mensile di funzione pari ad 130,00 euro. 


Settore Artigianato


 


























Inquadramento Retribuzione Base
dal 1° aprile 2024
Primo Livello 1.302,00
Secondo Livello 1.376,00
Terzo Livello 1.435,00
Quarto Livello 1.496,00
Quinto Livello 1.621,50
Sesto Livello 1.782,00
Quadri (*) 1.910,00

(*) Indennità mensile di funzione di quadro conglobata.

CCNL Metalmeccanica Industria: approvata la piattaforma per il rinnovo

Consenso dei lavoratori pari al 98,13% sui contenuti della piattaforma: richieste salariali, contrasto alla precarietà, riduzione dell’orario di lavoro, rafforzamento delle norme su salute e sicurezza

Lo scorso 10 aprile si è conclusa la campagna di assemblee programmata nei luoghi di lavoro e durata più di due mesi per presentare l’ipotesi di piattaforma predisposta da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil per il rinnovo del CCNL Metalmeccanica Industria e sottoscritto da Ferdermeccanica e Assistal.
I sindacati hanno potuto constatare un aumento dei lavoratori che hanno partecipato e votato alle assemblee, con un consenso molto amplio alle richieste delle piattaforma predisposta dalle sigle sindacali. 
Nello specifico:
– si sono svolte assemblee in 6.630 aziende su tutto il territorio nazionale coinvolgendo oltre 785mila metalmeccaniche e metalmeccanici;
– i lavoratori che hanno partecipato al voto sono stati 411.320, pari all’87% dei presenti in assemblea., tra cui i favorevoli sono stati 399.921, il 98,13% dei voti validi, i contrari sono stati 7.621, pari all’1,87%; le bianche 2.858 e le nulle 920.
Pertanto, i contenuti della piattaforma (richieste salariali, il contrasto alla precarietà, la riduzione dell’orario di lavoro, il rafforzamento delle norme su salute e sicurezza, la qualificazione di Cometa e Metasalute) possono considerarsi approvati con un consenso molto ampio, rafforzando i sindacati per il tavolo negoziale con Federmeccanica e Assistal.
Secondo i sindacati è necessario avviare le trattative per il rinnovo il prima possibile concentrandosi sul tema salariale, la copertura del secondo livello di contrattazione ed il conseguente rafforzamento dell’elemento economico, il welfare, la  riduzione oraria e la conciliazione dei tempi di vita-lavoro, il tema della formazione e inquadramento professionale, il contrasto al precariato e il tema della salute e sicurezza.

MINISTERO DEL LAVORO E UNIONCAMERE PUNTANO SULL’IMPRENDITORIA MIGRANTE

Con il progetto “Futurae. Programma Imprese Migranti” si persegue l’obiettivo dell’inclusione e dello sviluppo (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 16 aprile 2024).

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Uniocamere stanno promuovendo in collaborazione un progetto per agevolare la crescita delle imprese dei migranti, rafforzarne i rapporti con il sistema camerale e ampliarne la conoscenza: “Futurae. Programma Imprese Migranti“.

Il progetto che si basa su risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Migratorie ha tra i suoi obiettivi:

– favorire l’accesso dei migranti alle Camere di Commercio;
– promuovere la nascita di nuove imprese tramite percorsi di orientamento, formazione e affiancamento delle startup;
– accompagnare l’accesso al credito;
– creare e diffondere conoscenza.

In particolare, Futurae coinvolge sui territori le Camere di commercio di Roma, Milano, Lodi, Monza e Brianza, Torino, Bari, Verona e Pavia e vede la collaborazione di Infocamere, IFOA, SiCamera e CeSPI. 

La sinergia tra il dicastero e Unioncamere è nata alla luce della strutturalità, della costante crescita, ma anche delle criticità del fenomeno (660.000 imprese con oltre un milione di addetti): infatti, si tratta generalmente di microimprese, concentrate in settori a basso valore aggiunto e a basso tasso di innovazione, spesso in difficoltà per la complessità delle norme e della burocrazia, poco collegate con il resto del tessuto produttivo e con le istituzioni.

 

Agenzia delle entrate: sospesi i codici tributo per i crediti d’imposta Transizione 4.0

L’Agenzia delle entrate ha reso nota la temporanea sospensione dell’utilizzazione in compensazione dei crediti d’imposta per investimenti “Transizione 4.0” (Agenzia delle entrate, risoluzione 12 aprile 2024,n. 19/E).

L’articolo 6, comma 1, del D.L. n. 39/2024, ha disposto che ai fini della fruizione dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi e dei crediti d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica, ivi incluse le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica, le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica:

– l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare;

– la presunta ripartizione negli anni del credito;

– la relativa fruizione.

La comunicazione deve essere, poi, aggiornata al completamento degli investimenti.

Tale comunicazione di completamento deve essere effettuata anche per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1 gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del D.L. n. 39/2024.

 

Il comma 3 del citato articolo 6 del D.L. n. 39/2024 ha stabilito che per gli investimenti in beni strumentali nuovi, relativi all’anno 2023, la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti è subordinata alla comunicazione effettuata secondo le modalità definite da apposito decreto direttoriale del MIMIT.

 

Pertanto, in attesa dell’adozione del suddetto decreto del Ministero delle imprese e del made in Italy, per i crediti d’imposta per investimenti “Transizione 4.0” è sospeso l’utilizzo in compensazione, mediante modello F24, nei seguenti casi:

  • per i codici tributo 6936 e 6937, quando in corrispondenza degli stessi viene indicato come “anno di riferimento” 2023 o 2024;

  • per i codici tributo 6938, 6939 e 6940, quando in corrispondenza degli stessi viene indicato come “anno di riferimento” 2024.

CIPL Edilizia Industria Novara e Vercelli: definiti gli importi dell’EVR 2024



Stabiliti gli importi dell’Elemento variabile della retribuzione da erogarsi da aprile 2024 fino a marzo 2025


Sulla base di quanto stabilito all’interno dei CIPL della provincia di Vercelli, stipulato il 1° dicembre 2022, e della provincia di Novara, sottoscritto il 6 giugno 2023, le Parti Sociali hanno effettuato la ricognizione annuale degli indicatori collettivi che determinano il calcolo dell’EVR per l’anno 2024, come stabilito agli artt. 12, 38 e 46 del CCNL vigente. In seguito alla verifica, è stato stabilito che l’importo dell’Elemento variabile della retribuzione, per i dipendenti del settore edile delle province sopra indicate, deve essere riconosciuto mensilmente, dal aprile 2024 fino a marzo 2025, secondo gli importi indicati nella tabella riportata di seguito.


































Livello Importo mensile Importo orario
7 75,79 0,44
6 68,21 0,39
5 56,84 0,33
4 53,05 0,31
3 49,26 0,28
2 44,34 0,26
1 37,89 0,22

Si precisa, inoltre, che in caso di andamento negativo di uno o di entrambi gli indicatori aziendali citati nei contratti territoriali, l’impresa è tenuta a segnalare per iscritto la situazione alla Cassa Edile, ad Ance Novara e Vercelli e alle Rsu ove presenti, al fine di rimodulare gli importi spettanti.

CIPL Edilizia Industria e Artigianato Valle D’Aosta: verificati gli indicatori per la definizione dell’EVR



Le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Datoriali hanno proceduto alla verifica degli indicatori per l’EVR 2024


Il 12 marzo 2024 è stato sottoscritto da Confindustria Valle D’Aosta, sezione edile e dalle organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Savt Edili della Valle D’Aosta il verbale che attesta l’avvenuta verifica dell’EVR ed applicabile ai lavoratori del settore dell’edilizia nella provincia della Valle D’Aosta.
Si è, pertanto, proceduto all’accertamento dei seguenti indicatori:
numero dei lavoratori iscritti presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
monte salari denunciato presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
ore denunciate presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
numero imprese iscritte presso l’Ente Paritetico Edile Vda: 20% ed esito positivo;
media cassa integrazione ordinaria (dati l’Ente Paritetico Edile): 20% ed esito positivo.
Le Parti hanno quindi stabilito gli importi da erogare nella misura del 4%.




























Edilizia Industria – Impiegati 
Livello  Importo 
Settimo Livello  68,83 euro
Sesto Livello  61,95 euro
 Quinto Livello   51,62 euro 
Quarto Livello  48,18 euro 
Terzo Livello  44,74 euro
Secondo Livello  40,26 euro
Primo Livello  34,41 euro



























Edilizia Artigianato – Impiegati 
Livello  Importo 
Settimo Livello  72,19 euro
Sesto Livello  63,18 euro
 Quinto Livello   52,64 euro 
Quarto Livello  48,76 euro 
Terzo Livello  45,60 euro
Secondo Livello  40,31 euro
Primo Livello  35,21 euro


















Edilizia Industria – Operai
Livello  Importo 
Quarto Livello  0,28 euro
Specializzato Terzo Livello  0,26 euro
 Qualificato secondo livello 0,23 euro 
Comune Primo Livello   0,20 euro 





















Edilizia Artigianato – Operai
Livello  Importo 
Quinto Livello  0,30 euro
Quarto Livello   0,28 euro 
Specializzato Terzo Livello  0,26 euro
 Qualificato secondo livello 0,23 euro 
Comune Primo Livello   0,20 euro 

AFAM e reclutamento del personale docente

Approvati due regolamenti in materia di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) (Consiglio dei ministri, comunicato 15 aprile 2024).

Nella seduta del 15 aprile 2024, il Consiglio dei ministri, tra gli altri provvedimenti, ha approvato, in via definitiva, due regolamenti, da adottarsi con altrettanti decreti del Presidente della Repubblica, in materia di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).

 

L’obiettivo delle norme è di avvicinare il sistema AFAM a quello universitario, tramite un meccanismo di reclutamento dei docenti più selettivo e oggettivo e una maggiore autonomia delle istituzioni, per garantire un’offerta formativa più ampia e specialistica, con l’incremento del panorama dei corsi a disposizione.

 

In tema di reclutamento, tra le novità più importati, si segnala l’istituzione della “abilitazione artistica nazionale”, che costituisce l’attestazione della qualificazione dei docenti, nonché il requisito necessario per l’accesso alle procedure di reclutamento. 

 

Per consentire procedure di reclutamento e di mobilità che assicurino un’offerta formativa sempre più specialistica e di alta qualità, si farà riferimento al “profilo disciplinare”, che garantirà e valorizzerà le esigenze didattiche e di ricerca più adeguate e innovative delle singole istituzioni.

 

Al fine di superare il precariato storico nelle AFAM è stato stabilito, inoltre, che il reclutamento del personale docente a tempo indeterminato avvenga, esclusivamente, mediante selezioni pubbliche per titoli ed esami.

 

Le procedure di reclutamento vengono decentrate a livello di singola istituzione, così da valorizzarne l’autonomia anche in termini di programmazione delle procedure di mobilità del personale, prevedendo un’offerta formativa qualificata e certa in termini di continuità didattica.

 

Viene anche prevista la creazione della figura del ricercatore AFAM, dando così il giusto risalto all’attività di ricerca nell’ambito dell’alta formazione artistica e musicale. 

Ulteriori dati necessari all’applicazione degli ISA per il 2023: le modalità per l’acquisizione

L’Agenzia delle entrate ha individuato le modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2023 e dell’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025 (Agenzia delle entrate, provvedimento 12 aprile 2024, n. 192000).

Ai fini della determinazione del punteggio di affidabilità relativo agli indici sintetici di affidabilità fiscale e della elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025 per i contribuenti tenuti all’applicazione degli indici stessi, sono necessari ulteriori dati che l’Agenzia delle entrate deve rendere disponibili ai medesimi contribuenti.

Tali ulteriori dati sono direttamente utilizzati dai contribuenti interessati per l’applicazione degli indici e per l’elaborazione della proposta di concordato oppure, laddove ritenuti non corretti e ove consentito, possono essere dagli stessi modificati.

Pertanto, ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2023 e ai fini dell’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2024 e 2025, l’Agenzia delle entrate definisce le modalità con cui gli ulteriori dati sono resi disponibili ai contribuenti, ovvero ai soggetti incaricati della trasmissione telematica.

In particolare, laddove i soggetti incaricati della trasmissione telematica risultino già delegati all’accesso al cassetto fiscale del contribuente, è previsto l’invio all’Agenzia dell’elenco dei soggetti per i quali sono richiesti i dati.

In assenza della delega all’accesso al cassetto fiscale, invece, è necessario seguire un procedimento che prevede l’indicazione di alcuni elementi di riscontro volti a garantire l’effettivo conferimento della delega.

 

I soggetti incaricati della trasmissione telematica, ai fini dell’acquisizione massiva dei dati, trasmettono all’Agenzia delle entrate un file contenente l’elenco dei contribuenti per cui risultano delegati alla consultazione del relativo cassetto fiscale e per i quali richiedono tali dati.

Nel file inviato è indicato il codice fiscale del soggetto richiedente e, per ciascun delegante, l’indicazione di possesso della delega alla consultazione del cassetto fiscale del delegante.

L’attivazione della fornitura massiva degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli ISA e dell’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale è subordinata alla positiva verifica che la delega alla consultazione del cassetto fiscale dei deleganti sia attiva alla data di invio della richiesta.

I soggetti incaricati della trasmissione telematica, non provvisti di delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, ai fini dell’acquisizione massiva dei dati, acquisiscono le deleghe unitamente a copia di un documento di identità in corso di validità del delegante.

 

Le informazioni contenute nella delega sono:

– codice fiscale e dati anagrafici/denominazione del contribuente delegante;

– codice fiscale e dati anagrafici dell’eventuale rappresentante legale / negoziale, ovvero tutore del delegante;

– periodo di imposta a cui si riferisce il modello ISA;

– data di conferimento della delega.

 

Nel file inviato è indicato il codice fiscale del soggetto richiedente e, per ciascun delegante, i seguenti elementi:

– codice fiscale del contribuente;

– codice fiscale dell’eventuale rappresentante legale/negoziale, ovvero tutore del delegante;

– numero e data della delega;

– tipologia e numero del documento di identità del sottoscrittore della delega;

– gli elementi di riscontro contenuti nella dichiarazione IVA 2023 – anno d’imposta 2022 o, in assenza, nel modello dei dati rilevanti ai fini della applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale 2023 – Periodo d’imposta 2022, presentata da ciascun soggetto delegante.

 

Entro 5 giorni dall’invio della richiesta, il sistema fornisce, nella sezione “Ricevute” dell’area riservata del sito internet dell’Agenzia, un file, identificato dallo stesso protocollo telematico della richiesta, contenente l’elenco degli eventuali errori riscontrati nelle richieste trasmesse con la relativa diagnostica.

La data a partire dalla quale sarà possibile prelevare i file contenenti i suddetti dati sarà indicata sul sito internet dell’Agenzia delle entrate.

CCNL Istituzioni Socio Assistenziali Uneba: dichiarato lo stato di agitazione

Dopo oltre 2 anni dalla presentazione della piattaforma le posizioni tra le Parti Sociali sono ancora distanti 

La scorsa settimana le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto applicabile ai rapporti di lavoro di diritto privato per il personale dipendente dalle realtà del settore assistenziale, sociale, sociosanitario, educativo, nonché da tutte le altre istituzioni di assistenza e beneficenza, hanno convocato l’attivo unitario delle delegate e dei delegati, dopo aver preso atto della proposta formulata da Uneba per il rinnovo dello stesso.
Le OO.SS. hanno stabilito unitariamente di procedere alla proclamazione dello stato di agitazione, ritenendo che, a distanza di oltre due anni dalla presentazione della piattaforma rivendicativa, lo schema proposto dall’associazione datoriale risulti essere completamente insoddisfacente. Nello specifico, è stato sottolineato che l’importo di 50,00 euro a titolo di aumento appare del tutto insufficiente a recuperare l’aumento dell’indice inflattivo intercorso dal 2020 al 2023.
Per tal motivo Fp-Cgil, Fp-Cisl, Fisascat-Cisl, Fpl-Uil e Uiltucs-Uil, valutando grave la scelta di Uneba di non rispondere alle attese dei lavoratori del settore hanno proclamato lo stato di agitazione verso le Strutture-Enti associate a Uneba – Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale e/o adottanti il CCNL Uneba.
In tale fase lo stato di agitazione prevederà la convocazione di assemblee sindacali in tutte le Strutture-Enti associate a Uneba. Successivamente si procederà ad una valutazione dello stato delle relazioni con la controparte al fine di pianificare ulteriori eventuali azioni a sostegno delle richieste necessarie al rinnovo del contratto.